Tortino Giandôja

Published on marzo th, 2013
tortino Tutto ciò che è "Gianduja", dalla crema al cioccolatino, dalla torta al gelato, è legato indissolubilmente alla Maschera piemontese che la tradizione fà nascere a Callianetto. E' stata poi la grande arte pasticciera torinese ad inventare quel particolare cioccolato fondente a pasta morbida arricchito con crema di nocciole che ha fatto il giro del mondo, la sua origine si fa risalire al 1806 e la sua invenzione è attribuita ai maestri cioccolatieri torinesi che cercavano il modo per ridurre l'apporto di cioccolato nei cioccolatini appunto. Alla fine del Settecento infatti Napoleone Bonaparte aveva imposto il blocco delle importazioni dalla Gran Bretagna e dalle sue colonie, il prezzo del cacao era salito alle stelle, inoltre questo prodotto era sempre più difficile da reperire. Era importante per i negozianti mantenere alta la qualità dei prodotti pur limitando la spesa economica, pertanto alcuni pasticceri provarono a sostituire parte del cacao con una crema di nocciole: veniva utilizzata la nocciola tonda gentile delle Langhe. Il risultato fu spettacolare: un gusto intenso ma delicato che soddisfaceva anche i palati più raffinati. Nel 1852 la composizione fu ottimizzata dai cioccolatai Michele Prochet e Caffarel che tostavano le mandorle prima di tritarle finemente, questi  aprirono una fabbrica di cioccolata a Torino che divenne molto rinomata. Da questo impasto nacque nel 1865 il cioccolatino gianduiotto: dalla particolare forma triangolare simile ad una barca rovesciata, esso venne per la prima volta distribuito al pubblico durante la festa di carnevale dalla maschera Gianduia, da cui prese il nome. Questo cioccolatino veniva incartato con una carta dorata che portava il disegno di questo personaggio, il gianduiotto fu un immenso successo e venne prodotto in grandissime quantità. Insomma, utilizzando elementi semplici come cacao, burro di cacao, nocciole e zucchero si era ottenuto un capolavoro che rimane tale anche ai giorni nostri. La nostra ricetta del Tortino Gianduja ha un'origine antichissima, tradizione di un nobile Laboratorio, e presenta come ingredienti per 4 persone due etti e mezzo di crema Gianduja, due uova fresche e due cucchiai di fecola di patate. Unite alla crema Gianduja i tuorli e gli albumi montati a neve, aggiungete la fecola e amalgamate con estrema cura. Imburrate degli stampi monodose da forno e riempiteli con il composto, cuocete  a 200° per 10 minuti circa, il Tortino dovrà presentarsi ben cotto all’esterno ma con un morbido cuore di crema ancora fondente.