Antico Fritto Misto

Published on gennaio th, 2013
fritto ok Le origini di questo piatto sono legate al rito della macellazione ed alla necessità di non sprecare nulla, neppure le parti meno nobili. In più testi di antiche ricette contadine vengono riportati il fegato, il polmone , le fettine di carne, la salciccia, i sanguinacci che nel tempo si sono arricchiti di nuovi ingredienti classici quali gli amaretti ed il semolino dolce. Definito da molti “il più barocco dei piatti piemontesi”, nella cucina rinascimentale che accostava volentieri il dolce all’agro, straordinariamente ricco di gusti sapidi e robusti, il fritto misto è particolarmente appetibile grazie all’equilibrio ed all’armonia fra i diversi sapori. La preparazione della Pro Loco segue la tradizionale ricetta, forse la più antica, del fritto misto piemontese, uno dei piatti più caratteristici di tutta la cucina monferrina ed astigiana realizzando, con perizia e rispetto della tradizione, che le sono valsi da parte della speciale giuria del Festival delle Sagre quattro Oscar della Cucina nel 1992, nel 1993, nel 1995 e nel 2001, la giusta mescolanza di carni “bianche e rosse”, frattaglie e verdure. L’Antico Fritto Misto si compone di nove pezzi: bistecca, fegato, filone, salciccia, griva, cervella, amaretto, semolino e carote. Ingredienti (per 6 persone): 6 bistecche di vitello, 10 pezzi di filone di vitello, 6 fettine di fegato di vitello, 6 grive, 10 pezzetti di salciccia, 2 cervelle di maiale, 6 amaretti morbidi, 3 etti di carote, 2 etti di semola, 2 etti di zucchero, 1 limone, 4 uova, mezzo litro di latte, pan grattato, farina, olio extra vergine di oliva, sale. Preparazione Il pomeriggio antecedente il Vostro pranzo preparate il semolino portando il latte arricchito di zucchero e scorza di limone a bollire, continuando a rimestare aggiungete delicatamente la semola fino ad amalgamare il tutto, versate in una teglia e lasciatelo riposare tutta la notte. Il mattino seguente sbollentate le carote e le cervelle per pochi minuti e scolateli. Tagliate le carote a listelli ed il semolino a cubetti. Infarinate gli amaretti ed il fegato, sbattete le uova immergendovi poi i semolini, gli amaretti, le bistecche, i filoni e le cervelle; scolateli bene e passate il tutto nel pan grattato. In più padelle di ferro versate l’olio e portatelo al punto di frittura immergendovi poi singolarmente tutti gli ingredienti. Servite il piatto completo caldissimo accompagnato da una fettina di limone e da un buon “bagnetto” verde.